Coordinamento economico
- (Photo: EU Commission)
Sebbene gli Stati membri che hanno adottato l’euro (la zona dell’euro) condividano la stessa moneta, gran parte delle loro politiche economiche, in particolare per quanto riguarda la politica fiscale, di spesa e di bilancio, nonché la politica salariale e dei redditi, non sono decise congiuntamente, ma dai governi dei singoli Stati membri.
Il Trattato di Maastricht impone ai governi della zona dell’euro di condurre la loro politica economica generale secondo modalità volte ad evitare l’inflazione all’interno di Eurolandia. I governi che registrano disavanzi di bilancio eccessivi (che, cioè, hanno spese superiori alle entrate) possono incorrere in sanzioni pecuniarie a norma del patto di crescita e di stabilità.
I federalisti e altri soggetti hanno sollecitato l’introduzione per i paesi che appartengono alla zona dell’euro anche di un’unione fiscale (cioè controllo congiunto del gettito fiscale e della spesa in tutta la zona dell’euro) in aggiunta all’unione monetaria.
Tutti gli stati sovrani costituiscono unioni sia fiscali sia monetarie, in grado di ottenere il miglior dosaggio delle politiche economiche.
Osservazioni
- Secondo la teoria economica keynesiana, in periodi di difficoltà per le economie nazionali, lo Stato dovrebbe sviluppare l’economia tramite l’aumento della spesa pubblica. Risulta molto difficile applicare questa teoria nell’UEM, a causa delle sanzioni imposte in caso di eccesso di spesa.
- Invece di creare politiche economiche comuni, l’UE ha istituito meccanismi volontari di coordinamento economico attraverso i cosiddetti processi di Lisbona, Cardiff e Colonia.
Prospettive future
Il gruppo di lavoro sulla governanza economica in seno alla Convenzione, guidato dall’ex presidente del Parlamento europeo Klaus Hänsch, non è riuscito a giungere ad un accordo in merito ad una politica economica e fiscale comune.
La Convenzione propone imposte minime comuni relativamente al mercato comune, ma non una politica fiscale generale comune.
Il costituzionale reca un articolo speciale (I-14) sul coordinamento delle politiche economiche. Saranno introdotte norme speciali per i paesi della zona dell’euro.