L’obiettivo della cooperazione nel campo della giustizia e degli affari interni è di creare uno "Spazio di sicurezza, libertà e giustizia".
Il settore della GAI è uno dei pilastri dell’Unione europea. In origine, esso si basava sulla cooperazione intergovernativa tra Stati membri; in seguito è divenuto in parte soggetto alle competenze decisionali sovranazionali (a seguito del trattato di Amsterdam).
La cooperazione intergovernativa in materia di polizia e giustizia nel settore penale è attualmente disciplinata dal titolo VI del TUE. Essa include la cooperazione contro il razzismo, il terrorismo, il traffico di droga e armi e le frodi.
Cooperazione di polizia
Il TUE esorta a una maggior cooperazione tra le forze di polizia e altre autorità, incluso l’uso dell’Unità comune di polizia, Europol, con sede all’Aia.
La cooperazione di polizia include la cooperazione operativa, azioni comuni e indagini coordinate.
Cooperazione giudiziaria
La più stretta cooperazione tra organi giudiziari si attua attraverso l’Unità comune di cooperazione giudiziaria: Eurojust.
La cooperazione giudiziaria include il coordinamento dei pubblici ministeri, indagini sulla criminalità internazionale e l’esecuzione delle richieste di estradizione.
Il Consiglio prende la maggior parte delle sue decisioni con votazione a maggioranza qualificata, ma per temi particolarmente delicati è richiesta l’unanimità.
Il titolo IV del trattato che istituisce la Comunità europea (il TCE) tratta le questioni relative ai visti, l’asilo, l’immigrazione e altre politiche relative alla libera circolazione degli individui.
Esso prevede la cooperazione sovranazionale in materia di controlli delle frontiere, richiedenti asilo e immigrazione.
Si continuerà ad utilizzare l’unanimità per la maggior parte delle questioni delicate fino al 1° maggio 2004, dopo di che si vi sarà un numero maggiore di decisioni a maggioranza qualificata.
Danimarca, Irlanda e il Regno Unito godono di deroghe.
Prospettive future
La Convenzione sul futuro dell’Europa propone che la Giustizia e gli affari interni diventino una Competenza concorrente, con votazione a maggioranza qualificata nel Consiglio e codecisione con il Parlamento europeo, fatta eccezione per la cooperazione di polizia e giudiziaria.
In tal modo, la cooperazione intergovernativa diventerà ancor più sovranazionale; la Commissione avrà diritto di iniziativa e la Corte europea si occuperà di emettere le sentenze. In taluni settori della Giustizia e degli affari interni, anche gli Stati membri possono presentare proposte di legge. Cfr. art. I-41.
Links
http://www.europa.eu.int/pol/justice/index_en.htm
http://www.ecdel.org.au/eu_guide/justiceandhomeaffairs.htm